Luigi Borro

Leone in Campo Marin, Venezia

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Luigi Borro (Ceneda di Vittorio Veneto 1826 - Venezia 1886) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. È nato in Ceneda di Vittorio Veneto, presso Treviso, il 29 luglio 1826. Studiò all'Accademia di Venezia; fu allievo dello Zandomeneghi, scultore canoviano; si recò poi a perfezionare gli studi a Roma, dove si fermò dal 1848 al 1852. Rientrato a Venezia, si mise presto in luce quale seguace della scuola del realismo, che si andava affermando in Italia, e della quale egli fu nel Veneto convinto assertore e propugnatore e che inculcò costantemente nei suoi allievi e, in particolare, in Antonio Dal Zotto, che nella statua del Goldoni in Campo S. Bartolomeo a Venezia seppe addirittura, nella resa realistica del personaggio, superare il maestro. Il Borro trasse ispirazione dal principio della verità soprattutto nei suoi famosi e importanti busti di Natale Schiavoni, di Catullo, di Leonardo Loredan, di Mirabeau, di Andrea Gritti (che sono attualmente nella ricca e importante Galleria veneziana d'arte moderna di Cà Pesaro), di Marco Foscarini, ora allIstituto omonimo di Venezia, di Caterina Percoto. Egli ha realizzato anche importanti monumenti: a Treviso, in piazza dell'Indipendenza, è suo il "monumento all'Indipendenza", eretto quale tributo d'onore ai cittadini della provincia di Treviso caduti nella lotta per la liberazione della Patria dalla tirannide straniera: esso rappresenta la provincia di Treviso nell'atto di porre una corona ai prodi caduti per la libertà; egli inoltre ha eretto il sepolcro di Daniele Manin dal bellissimo sarcofago di porfido nella basilica di San Marco a Venezia e in questa stessa città in campo Manin ha realizzato nell'anno 1875 l'importante monumento bronzeo al Manin, eroico promotore dell'insurrezione del 1848 contro l'Austria. In quest'opera, il leone di bronzo ai piedi del monumento possiede tale possente ed impetuosa vitalità che il Sapori ha bene a ragione scritto, nella sua mirabile opera sulla scultura italiana moderna, che nel Monumento a Manin in Venezia, il particolare del leone di bronzo presenta maggiore interesse della stessa figura dell'eroe, "patriota e statista". Altro suo famoso leone è quello che sovrasta l'arco centrale dell'accesso alla Loggia del primo piano del Palazzo Ducale di Venezia e che si ammira salendo per la "Scala dei giganti", cosi chiamata per le due gigantesce statue di "Marte" e "Nettuno" del Sansovino collocate alla sommità della scala stessa. Opere di questo importante scultore sono nel Museo civico di Udine, dove vi sono, nella Sala dell'Ottocento dedicata a Odorico Politi, sculture di numerosi maestri dell'Ottocento italiano, nel Museo civico di Treviso, nella pinacoteca di Belluno, nella Galleria dell'Accademia di Venezia, nel Museo veneziano del Risorgimento, nella Pinacoteca Querini Stampalia in Venezia, dove trovasi il suo busto di Giovanni Querini. Luigi Borro è morto a Venezia il 6 gennaio 1886.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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